Friday, January 5, 2024

Blog Poesie 1974 / 1977

Vorrei iniziare questo anno con la pubblicazione di una raccolta di poesie degli anni settanta. Li ho sempre tenuti nel cassetto ma ora ritengo che sia giusto pubblicarli. Non mi rivolgo ad una delle case editrici importanti che ormai pubblicano solo autori conosciuti nel mondo dei media e dell’apparato mediale editoriale ma preferisco offrirli al pubblico senza alcuna mediazione che non sia quella dell’offerta, del dono. Si tratta di poesie che ho scritto nell’età giovanile ma che hanno avuto per me un’influenza determinate per quanto riguarda la mia pittura che ha sempre inteso rapportarsi con la scrittura e con la stessa poesia. I miei esordi nell’arte infatti, come d’altra parte ben documentato nella mia vicenda artistica è legato alla poesia visiva e alla pittura scrittura. Ogni mese pubblicherò sul mio blog dieci poesie che sfideranno l’ottica contemporanea della comunicazione nella speranza che qualcuno li legga e vi trovi conforto. 1974/1977
Perdono
Ho chiesto perdono / per essere nato/ ma tutto restava / immobile / senza sguardo / Ho chiesto perdono alla luna / alle stelle / ai sudari / Mi hanno riso in faccia / senza un perché / Mi sono lasciato andare / dormiente / su uno scoglio / in mezzo ai marosi del tempo. 
L’agguato
L’agguato del sogno / contorto / incerto / La menzogna del tempo / si allunga / come un’impronta improbabile / L’anima allungata / insegue la preda / Il freddo implacabile / gela la mia stanza / L’insetto del nulla / sul balcone di casa / mi osserva / L’uomo sorride / è fiero dei suoi sogni.
Infanzia 
Salgo le scale / dell’indicibile paura / dove stanno occhi / senza luce / voci senza suono / Scivolo lentamente / in un passato ancora sottile / dove un bambino / raccoglie i suoi giocattoli di carta / e ti guarda / Aspetta che tu apra una finestra / da cui prendere il volo / E finalmente sarà un giorno / dolce senza parole 
Basta
Foglie cadevano cupe / in un mattino / di grigia foschia / Vado cercando l’essere / sulla terra bagnata / d’inutile fragore / Cerca parole di senso / dice la terra / coperta d’immagini / Mentre trascino il mio / inesperto dolore / nel vuoto d’acacia / per poi dire / basta a tutto / alle cose / agli oggetti / alle facce tinte / d’umano colore / al tutto 
Portami via
Fuori il freddo / la fame e colori epilettici / Consumi senza guardare / Un tempo sarai selvaggina / anche tu / Portami via / da questo scorrere del tempo / che occorre dire di più? 
Fuga
L’acqua / la carne / il cibo in locande / profumate di vino / Viviamo in cerchi / concentrici di speranze / butterati di orgoglio / in celle dove la luce / si piega appena nell’apparenza / Il ferro penetra / nei corpi sofferenti /piegati dall’ombra / e dall’incerta speranza / Mozziconi ardenti di fumo e bottoni / nelle sale umide di pioggia / Destrieri / pallidi come angeli / ci portano via sul mare / liberati finalmente / dal sognare rifugi illusori / lastricati di anemoni. 
Quel silenzio
Non mi resta che dormire / tacere / lasciare che il tempo / trascini le cose / Io resterò in attesa / a guardare / a scrutare / sognare / Sarò più solo / più libero / lontano / da questi vegliardi arrabbiati / da questi vogliosi pavoni che s’arrampicano sui cespi / Fuori c’è tanto silenzio / che ascolta / aspetta e osserva lontano / Io sarò quel silenzio / e sarò finalmente parola che dice.
Un sogno
Un uomo cammina / lungo la strada / infetta di laceranti abbandoni / in uno giorno cupo / come un velo di Iside / Ci sono colpi di campana / cavi / secchi / speculari / L’uomo dal viso / unto di bianco / pensa / Pensa alla pianura di fili sospesi / ai cuori lacerati / e ai fili pendenti / di possibili glicini / dai riflessi azzurrini / L’uomo pensa / al battito d’ala / di quel sogno smarrito / che mai più verrà 
Forse 
Ho raccolto i miei cenci di malato / sotto un albero di selci / Torno a vivere nel buio / braccato dal desiderio / di un corpo a me negato / inseguito dalla schiuma dei marosi / accecato da volti / rigati dal vento marino / tormentato da passi scolpiti di luce / al sole del mattino / stordito da canti ed urla di vivi / in un mondo di morti / Nel silenzio / traccio segni e gesti / Torno a vivere nel sogno / scoprendo le ceneri di un ricordo / mentre tu sorridi / fra recinti di tempo / Prendo a calci l’umida terra / e inalo il suo sapore / La stanchezza riempie gli spazi riflessi / le pareti si muovono / ogni cosa diventa uno specchio / Un bambino mi corre dietro / a coprire i miei passi e cercare / un volto assente / Mi muovo / tra gesti aridi e senza senso / per non pensare più a nulla / per morire più in fretta / Forse 
Vocianti 
Legato ad un suono / ad un attimo / di breve agonia / vivo aggrappato ad un muro / Inerme cerco uno sguardo / ricoperto di fiori e silenzio / Immagini sorde scorrono / su petali esangui / in un viale / dove il vento / scuote gli alberi arsi / Scrivo immerso in una coltre di nebbia / in mezzo ad insetti e gabbiani vocianti / Incubi mi cercano / mentre aspetto la notte /nel varco sottile del nulla

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