Saturday, October 1, 2022

La vittoria del centro destra e la guerra

Il centro destra ha vinto le elezioni politiche e andrà a governare con la maggioranza assoluta sia nella camera sia nel senato. Il partito di Giorgia Meloni leader dei fratelli d’Italia è risultato il primo partito e con ogni probabilità sarà lei il nuovo Presidente del consiglio. La cosa non mi amareggia del tutto. Pensavo di non andare a votare. Ero nauseato dai partiti e soprattutto dal PD che non ha saputo contrastare con efficacia la vittoria della destra, fra l’altro già pronosticata da tempo. Alla fine, sono andato a votare per la sinistra e verdi. L’ho fatto a malincuore e preso da una certa nostalgia per quella sinistra che in Italia è scomparsa. Il partito degli astenuti è cresciuto (amara consolazione) mentre il Movimento di Conte, 5 stelle che davano per sconfitto ha recuperato il suo elettorato e forse qualcuno anche del centro sinistra e del PD in particolare.
Ci aspetteranno anni duri con la guerra in corso e la crisi energetica. Stiamo pagando lo scotto di una guerra che l’Europa non ha saputo né gestire né fermare schierandosi apertamente con l’Ucraina, pensando che le sanzioni e l’invio di armi avrebbero potuto fermare Putin invece di provare a rilanciare la diplomazia per trovare un possibile accordo di pace. Ciò conferma di quanto la politica europea sia asservita agli interessi americani che in nome della democrazia pensano di dominare il mondo. Ma quel che è peggio è che l’Europa si è dimostrata incapace di avere una sua autonomia, una sua capacità di trovare nuovi equilibri di rapporti fra occidente e oriente e dinamiche costruttive negli interessi di tutti per una pace duratura.
Il cosiddetto atlantismo sebbene sia necessario in questa dimensione di guerra economica e commerciale per difendere l’occidente da dittature e dalla espansione cinese lo è sempre meno per difenderlo da nuovi fascismi che ancora una volta si sviluppano proprio in Europa. Sarà questo centro destra capace di avviare una sua politica di riforme e giustizia sociale, eliminando le disuguaglianze e al contempo avviare una politica europea più vicina ai cittadini creando le condizioni in Europa per un processo di pace? Ho i miei dubbi a proposito.
Penso che gli intellettuali e gli artisti di questo paese dovrebbero reagire al disastro ambientale e all’irrazionalità di questa guerra spingendo l’Europa ad assumere una posizione consapevole e razionale rispetto al pericolo incombente. Questa guerra le cui ragioni sono evidenti e risalgono al 2014 sta provocando sempre di più danni economici rilevanti oltre che portarci verso una terza guerra mondiale che sarebbe distruttiva per il possibile uso di armi nucleari. Penso che basterebbe non tanto schierarsi da una parte o dall’altra ma spingere tutti a ragionare senza pregiudizi e particolarismi emotivi e far sentire la propria presenza sui media che purtroppo sembrano alimentare il conflitto piuttosto che risolverlo con la diplomazia. Purtroppo sono i media che sembra voler escludere qualsiasi presenza contraria alla linea politica intrapresa con le sanzioni e l’invio di armi sempre più sofisticate all’Ucraina.
Qui non si tratta di arrendersi davanti all’invasione russa o di piegarsi al volere di Putin come sostiene qualche giornalista americano ma di andare un po’ più in là rispetto alle ristrettezze delle posizioni assunte attualmente. Lo si può fare superando la fallacia delle contrapposizioni, cercando di capire le posizioni dell’altro. Se non si raggiungeranno nuovi equilibri economici e geopolitici nel rispetto di posizioni diverse dalle nostre sarà il nostro pianeta a pagarne il prezzo e sarà proprio il genere umano a essere in pericolo. Non può essere solo Papa Francesco a lanciare appelli per la pace e a rimanere inascoltato. Ci vuole una mobilitazione generale, una nuova sensibilità capace di farsi ascoltare e scongiurare il pericolo che tutti noi stiamo attraversando. Questa sensibilità deve partire dalle Università, dalle Istituzioni culturali, dagli intellettuali, dai poeti, dagli artisti e coinvolgere tutti.
Le opere qui riprodotte sono tutte di Francesco Correggia: 1 Give me Just a Breathe, olio su tela mis.1,30x1,50. 2022 2 A volte è remota, olio su tela, mis.60x80, 2021 3 Attraverso, olio su tela, mis. 1,90x1,60, 2021 4 Scivola, olio su tela mis. 1,90x1,60, 2021 5 A volte è vicina, olio su tela, mis, 60x80, 2021